Il crowdfunding è un modo di raccogliere denaro per finanziare progetti e imprese. Esso consente ai fundraiser di raccogliere denaro da un gran numero di persone attraverso piattaforme online. Il crowdfunding è usato per lo più da start-up o da imprese in espansione quale modalità di accesso a finanziamenti alternativi. È un modo innovativo per reperire finanziamenti per nuovi progetti, attività imprenditoriali o idee. Può essere anche un modo per radunare una comunità intorno ad un’offerta ed acquisire utili conoscenze sul mercato e raggiungere nuovi clienti.

Le piattaforme di crowdfunding sono siti web che consentono l’interazione tra i fundraiser e un ampio pubblico (il crowd ovvero la folla). Attraverso la piattaforma di crowdfunding è possibile esprimere e raccogliere impegni finanziari. I fundraiser si vedono di solito chiedere il pagamento di una commissione dalle piattaforme di crowdfunding se la campagna di raccolta fondi ha avuto successo. In cambio le piattaforme di crowdfunding dovrebbero fornire un servizio sicuro e di facile uso.

Il crowdfunding offrono qualcosa di più dei semplici vantaggi finanziari in quanto consentono l’accesso a un gran numero di persone che potrebbero essere interessate al progetto o all’ impresa e che potrebbero offrire conoscenze e informazioni utili.

Nello specifico i  vantaggi non finanziari del crowdfunding sono:

  • Prova dell’idea e convalida: il crowdfunding offre una possibilità di verifica dal vero: è possibile, infatti, verificare se altri condividono la fiducia nel progetto o concetto e ne apprezzano il valore. Se sono disposti a dare il loro contributo si tratta di una forte convalida del fatto che il mercato approva il progetto;
  • Aiuto ad ottenere altre forme di finanziamento: una campagna coronata da successo non è soltanto la riprova della validità del concetto, ma anche evidenzia il fatto che esiste un mercato per l’attività in oggetto e che le persone vi credono. Questo è estremamente utile quando si cercano finanziamenti addizionali da altri tipi di finanziatori come ad esempio le banche, i fondi di venture capital, gli investitori informali (angel investor) poiché l’investimento nella specifica attività potrebbe sembrare loro meno rischioso o si potrebbero ottenere termini e condizioni migliori.
  • Accesso a una folla: il vantaggio di rivolgersi ad un pubblico enorme di persone, alcune delle quali possono avere un’esperienza e conoscenza preziose. In generale il crowdfunding consente di interagire con loro in modo nuovo in cui si riceve un prezioso feedback a costo zero.
  • Un potente strumento di marketing: il crowdfunding azionario e quello a ricompensa possono rappresentare un modo efficace per presentare un nuovo prodotto, una nuova impresa, una sua espansione, puntando direttamente sulle persone che saranno probabilmente i clienti. E’ possibile fare rumore e suscitare interesse prima ancora che il prodotto sia entrato in produzione.

Il crowdfunding, però, presenta molti vantaggi, ma anche rischi potenziali di cui bisogna essere a conoscenza. Di seguito una breve descrizione delle trappole potenziali del crowdfunding e delle modalità di gestione:

Nessuna garanzia sul raggiungimento dell’obiettivo

Come per qualsiasi altra impresa d’affari vi è il rischio di non farcela. Se non si raggiunge l’obiettivo di raccolta fondi, il denaro raccolto durante la campagna dovrà essere restituito agli investitori. Per tale motivo è utile analizzare attentamente tutti i modi possibili per garantire il successo della campagna di raccolta fondi. Se si fallisce una volta è possibile tentare di nuovo; alcuni degli imprenditori di maggiore successo hanno tentato alcune volte prima di trovare la formula vincente. Le clausole contrattuali dovrebbero essere chiare in termini di diritti e obblighi delle parti nel caso in cui non venga raggiunto l’obiettivo della raccolta fondi.

La proprietà intellettuale diventa di dominio pubblico

Le idee girano online visibili a tantissime persone e c’è il rischio che qualcuno copi la proposta, per cui è bene informarsi presso le piattaforme su cui si intende presentare l’idea; queste possono fornire consigli su come proteggere i diritti di proprietà intellettuale. Anche la Camera di commercio locale, un ente pubblico o una consulenza indipendente possono fornire aiuto in merito.

Sottostima dei costi

Accade di frequente che si sottovalutino il tempo e le risorse che il crowdfunding richiede. Alcune forme di crowdfunding possono comportare costi addizionali. Ad esempio, nel caso del crowdfunding azionario i costi amministrativi possono aumentare ad ogni emissione di azioni. Oppure si potrebbe non disporre di sufficienti capacità per trattare con i nuovi investitori, fornire continui aggiornamenti sul progetto in corso o gestire i diritti societari degli azionisti. Per tale ragione è bene essere consapevoli dei diversi passi da compiere, destinarvi tempo sufficiente ed elaborare un piano che preveda un margine d’errore e ritardi. Ricordarsi che bisogna destinare risorse prima, durante e dopo la campagna. E’ utile, inoltre, chiedere una consulenza legale sulle questioni giuridiche legate al crowdfunding.

Danno alla reputazione

Il mercato è ora estremamente competitivo per cui gli investitori esaminano con attenzione la proposta. Ogni esempio di trascuratezza, errore o insufficiente preparazione avrà ripercussioni negative sull’immagine degli ideatori e sul progetto o iniziativa imprenditoriale. In tale caso è bene:

  • assicurarsi di aver fatto le ricerche con la massima attenzione, di aver strutturato l’approccio in modo da raggiungere anche persone che non hanno familiarità con il settore di azione e di aver pienamente compreso il processo di crowdfunding prima di impegnarsi in modo da essere certi di poter offrire realmente quello che si promette.

Divulgazione e requisiti legali

E’ bene sempre controllare presso la piattaforma e presso l’autorità locale di supervisione quali sono i documenti da fornire e quali sono i costi per ottemperare alla normativa vigente, ed includerli nella programmazione dei costi. Ci si potrebbe trovare a dover affrontare questioni complesse che comportano costi notevoli, ragion per cui è necessario avere un consiglio legale in merito.

Violazione della legge

La legislazione relativa al crowdfunding è ancora in corso di evoluzione e molti potrebbero averne poca esperienza. E’ necessario, quindi, informarsi sulle pertinenti normative nazionali e comunitarie per evitare di violarle senza saperlo. Il Consiglio, quindi, è quello di verificare sempre qual è la legislazione e quali sono i requisiti vigenti. Di solito le piattaforme offrono consigli generali e rinviano alla fonte appropriata per un orientamento più specializzato come ad esempio la Camera di commercio locale, l’autorità locale di supervisione o la pertinente amministrazione pubblica.

Problemi con la piattaforma

C’è il rischio di imbattersi in piattaforme fraudolente, per cui è bene assicurarsi di scegliere piattaforme affermate e rispettabili che hanno buona fama e non presentano indicazioni di irregolarità. E’ meglio cercare quelle insediate in contesti adeguatamente regolamentati di cui si conosce la legislazione e i diritti che saranno fatti rispettare.

Questioni legate alle responsabilità verso gli investitori e dinamiche degli investitori

Trattare con un pubblico di investitori ampio e potenzialmente diversificato solleva diverse questioni, aspettative ed esigenze. Se non si conoscono i diritti di un investitore, se non si sanno gestire i reclami o non si conoscono i meccanismi legali si possono incontrare problemi, soprattutto nel caso del crowdfunding azionario che comporta una certa perdita di controllo sull’impresa.

E’ bene, quindi, esaminare le eventuali implicazioni e interagire attivamente con la piattaforma per comprendere appieno le responsabilità, controllare in che modo la piattaforma può essere utile e qual è il suo ruolo, riflettere sempre attentamente sugli eventuali problemi che si potrebbero presentare più avanti, offrire certi diritti agli investitori per rendere l’investimento attraente, essere consapevoli delle responsabilità che comporta questo conferimento di diritti agli investitori, costruire sempre la struttura e i meccanismi di governance societari con cognizione di causa sui requisiti e gli obblighi in gioco.

Investitori che desiderano andarsene

Un giorno gli investitori potrebbero desiderare di vendere la loro quota o nuovi investitori possono decidere di entrare in gioco, ne discende che è bene sin dall’inizio considerare molto attentamente l’impatto che potrebbe avere sull’impresa un cambiamento o un’uscita di investitori e pensare a chiedere una consulenza legale prima ancora di offrire anche una sola azione agli investitori. E’ necessario sapere come accettare nuovi investitori potenziali in futuro poiché questo potrebbe diluire il valore delle azioni degli investitori originali.

 

Nello specifico tra i principali tipi di crowdfunding è possibile distinguere tra:

  1. Prestiti peer-to-peer

Il prestito peer-to-peer (a volte denominato anche crowdlending) è un’alternativa diretta a un prestito bancario con la differenza che, invece di prendere in prestito da un’unica fonte, le imprese possono ottenere prestiti da decine, a volte centinaia di persone disposte a prestare. Gli investitori in questo caso spesso fanno offerte segnalando il tasso d’interesse al quale sarebbero disposti a prestare. I mutuatari accettano, quindi, le offerte di prestito che presentano il tasso d’interesse più basso. Per fare incontrare i prestatori con i mutuatari si usano piattaforme su internet. Per ogni richiesta di prestito è di rigore la due diligence poiché le piattaforme di crowdfunding crowdfunding hanno il dovere di tutelare gli interessi sia delle imprese sia degli investitori. Le piattaforme chiedono di norma i conti finanziari e un quadro dei  risultati d’esercizio.

Le caratteristiche principali di questa tipologia di crowdfunding sono:

  • Maggiore flessibilità dei tassi d’interesse: se la vostra campagna gode di popolarità gli investitori possono fare a gara per prestare denaro alla vostra impresa e offrire tassi d’interesse migliori per assicurarsi l’affare.
  • Potete ottenere un prestito dopo che una banca non aveva voluto concedervelo.
  • L’entità dei prestiti può variare notevolmente e rispondere così alla maggior parte delle esigenze. La soglia minima del prestito è estremamente bassa, il che incoraggia un ampio pubblico di prestatori a partecipare.
  • Il prestito è rimborsato attraverso versamenti diretti alla piattaforma che distribuisce quindi i vostri rimborsi ai prestatori.
  • I requisiti in materia di divulgazione sono simili a quelli di una banca. A differenza della banca però essi valgono per tutti i prestatori.
  • Come nel caso di un prestito bancario tradizionale siete legalmente tenuti a rimborsare il prestito.

 

  1. Equity Crowdfunding

L’equity crowdfunding consiste nella vendita di azioni della vostra impresa a diversi investitori in cambio del loro investimento. Quella del finanziamento azionario è una pratica ben radicata e il private equity, il venture capital e gli investitori informali (angel) svolgono da tempo un ruolo importante nello sviluppo delle imprese. La principale differenza tra l’equity crowdfunding e questi modelli tradizionali è che invece di instaurare un rapporto uno ad uno esso è aperto a un’ampia gamma di investitori potenziali, alcuni dei quali potrebbero essere anche attuali o futuri clienti. L’equity crowdfunding funziona facendo incontrare le imprese con i potenziali investitori informali tramite una piattaforma su internet.

Le caratteristiche e gli step principali di questa tipologia di crowdfunding sono:

  • E’ necessario stabilire i termini e scegliere quanto vendere, definire il prezzo e il modo per ricompensare gli investitori. Valutare correttamente un affare richiede un’adeguata esperienza;
  • I costi da pagare per lanciare un finanziamento azionario attraverso la piattaforma di crowdfunding sono di solito una commissione di successo (success fee) e i costi legali o amministrativi legati all’iniziativa. Potrete incorrere in ulteriori costi legali e di consulenza;
  • Molte persone possono partecipare all’investimento di modo che avrete un gran numero di comproprietari invece di pochi grandi investitori. Questa soluzione è di solito meno costosa che essere quotati in borsa;
  • Bisogna dimostrare che l’impresa è matura per un investimento presentando ed elaborando un piano d’impresa e prognosi finanziarie, ed una buona strategia di comunicazione che renda facilmente accessibili e comprensibili per gli investitori potenziali le informazioni di base relative al vostro progetto;
  • Un certo grado di due diligence è di solito assicurato dalla piattaforma e l’investitore può avere la possibilità di chiedere maggiori informazioni, ragion per cui dovreste essere preparati a fornirle anche se questo comporta per voi un costo addizionale;
  • Vi sono importanti aspetti legali i cui costi non devono essere ignorati, come ad esempio quelli per la divulgazione e i documenti legali, l’assemblea generale annuale con gli azionisti, il trattamento dei diritti societari, le relazioni annuali e le procedure decisionali;
  • I diritti degli investitori possono variare. Di solito, però, gli azionisti hanno il diritto di voto sugli aspetti principali della gestione aziendale, sull’emissione di nuove azioni, ecc. E’ necessario considerare quanta parte del diritto di controllo sull’impresa si è disposti a cedere agli azionisti esterni. Per quanto concerne il rimborso, è bene tenere presente che gli investitori possono chiedere i danni a compensazione di eventuali perdite finanziarie, ad esempio in caso di violazione del contratto.
  1. Rewards Crowdfunding

Il rewards crowdfunding si verifica nel caso in cui i privati cittadini fanno una donazione a un progetto o a un’impresa attendendosi di riceverne in cambio una ricompensa di natura non finanziaria come ad esempio beni o servizi in una fase successiva. L’esempio tipico è quello di un progetto o di un’impresa che offrono un servizio esclusivo (ricompensa) o un nuovo prodotto (prevendita) in cambio di un investimento. Questa forma di crowdfunding consente alle imprese di partire con ordinativi già in bilancio e con un flusso di cassa assicurato (fatto importante per le nuove imprese) e di raccogliere un pubblico prima ancora del lancio di un prodotto.

Le caratteristiche principali di tale modello sono:

  • I finanziamenti ricevuti non devono essere restituiti; bisogna soltanto fornire il servizio o le merci promesse;
  • Gli ordinativi sono acquisiti prima del lancio di un prodotto e la campagna di crowdfunding consente di costruire una clientela allo stesso tempo in cui raccogliere i finanziamenti;
  • E’ necessario fornire quanto promesso come da programma;
  • Si tratta di una opzione popolare tra le startup e gli imprenditori poiché consente di finanziare il lancio di nuove imprese o di nuovi prodotti;
  • È particolarmente adatto a prodotti e servizi innovativi o per stimolare la curiosità dei consumatori;
  • Concetti o prodotti complessi sono meno consoni a un rewards crowdfunding.

Link utili:

https://www.derev.com/

https://www.becrowdy.com/

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