I finanziamenti provenienti dall’Unione Europea trovano la loro principale fonte nello SME Instrument – strumento espressamente riservato alle piccole e medie imprese con il fine di sostenere le attività di ricerca e di innovazione e le diverse fasi del ciclo di innovazione, il COSME – Programma per la competitività delle imprese e delle PMI, che facilita per le piccole e medie imprese (PMI) l’accesso a garanzie, prestiti e capitale azionario, e l’Erasmus per Giovani Imprenditori.

SME Instrument

Lo SME Instrument è uno strumento per le PMI, una misura dedicata esclusivamente alle piccole e medie imprese all’interno del programma Horizon 2020. Il suo scopo è incoraggiare la partecipazione delle PMI al programma permettendo la partecipazione anche di una singola azienda e rendendo i meccanismi di finanziamento più semplici. Lo Strumento per le PMI è uno schema di finanziamento ideato e realizzato per sostenere quelle aziende che sviluppano innovazione (di prodotto, di servizio, di processo e di business model) e che vogliono ottenere maggiore competitività sui mercati nazionali e internazionali.

L’accesso ai finanziamenti avviene in base alle tre fasi del ciclo di innovazione in cui si articola lo strumento:

Fase I – Proof-of-concept: analisi della fattibilità tecnico-scientifica e del potenziale economico-commerciale dell’idea progettuale. In questa fase le attività comprendono l’analisi dello stato dell’arte, la valutazione del rischio, l’analisi del regime della proprietà intellettuale, la ricerca di eventuali partner, l’analisi di mercato e lo sviluppo della strategia di commercializzazione al fine di creare un progetto altamente innovativo in linea con la strategia aziendale e con la dimensione europea.

La proposta in fase 1 consiste nella presentazione di un Business Plan I (dieci pagine) nel quale verranno fornite le informazioni principali relative al progetto che si intende sviluppare. Il risultato di questa fase è la realizzazione di un Business Innovation Plan più elaborato che indica nel dettaglio le azioni che l’azienda intende mettere in atto per sviluppare l’innovazione e portarla sul mercato. Tale documento costituisce il punto di partenza nel caso si volesse presentare la proposta nella fase 2.

Il contributo forfettario è di 50.000 euro per un progetto della durata di 6 mesi.

Fase II – Sviluppo e Dimostrazione: si tratta del progetto vero e proprio, della realizzazione dell’idea progettuale e dello sviluppo di nuovi (o migliorati) prodotti, servizi o tecnologie innovative, pronte per essere commercializzate. Le attività si incentrano su sviluppo del prototipo su scala industriale, verifica delle performance ed eventuale miniaturizzazione fino alla prima replicazione sul mercato. La proposta in fase 2 consiste nella presentazione di un Business Plan II elaborato in fase 1 o presentazione di una domanda diretta di accesso alla fase 2 nel caso in cui l’azienda abbia già sviluppato il Business Plan per mezzo di altre forme di finanziamento. In questo caso per accedere alla fase 2 non è necessario aver partecipato alle fase 1. Il co-finanziamento in questa fase è del 70% per proposte il cui finanziamento comunitario si aggira tra 0.5 e 2.5 milioni di euro. La durata indicativa del progetto va dai 12 ai 24 mesi.

Fase III – Commercializzazione: non prevede un finanziamento diretto ma solo un supporto nel facilitare l’accesso al finanziamento privato e ad ulteriori opportunità che permettono di introdurre l’innovazione sul mercato e garantire il supporto al progetto anche nel lungo periodo. Naturalmente aver superato le prime due fasi rappresenta un Quality Label (etichetta di qualità) che garantisce supporto indiretto all’accesso alla finanza di rischio, al dialogo con gli investitori privati (ventur capital o business angels), all’accesso agli appalti pubblici all’innovazione ed agli appalti pre-commerciali, all’assistenza nello sviluppo del networking e nella partecipazione ad eventi promozionali. Parallelamente, lo strumento offre gratuitamente alle imprese anche un supporto manageriale attraverso un servizio di Mentoring e Coaching (3 giorni nella fase 1 e 12 giorni nella fase 2). Il coaching serve a rafforzare le capacità gestionali della PMI al fine di garantire il massimo raggiungimento delle opportunità di crescita oltre alla concretizzazione del progetto in un prodotto commercializzabile a livello internazionale. Lo Strumento per le PMI è una misura c.d. open call, cioè da la possibilità di presentare proposte, sia nella fase 1 che nella fase 2, in più scadenze nel corso dell’anno dette cut-off.

Lo Sme Instrument, con applicazione trasversale, finanzia topic (temi) specifici all’interno di ognuno dei Work Programme Leadership Industriale (LEIT) – II Pilastro e Sfide Sociali (SC) – III Pilastro, ed è caratterizzato da un approccio prevalentemente bottom up. Tale approccio consente all’impresa proponente di presentare la sua soluzione nell’area di riferimento (tema), rispettando le regole del bando.

In sintesi i topics  oggetto di finanziamento riguardano:

ICT-37: Open Disruptive Innovation Scheme.

NMP-25: Accelerare l’adozione delle nanotecnologie, dei materiali avanzati e delle tecnologie di fabbricazione e lavorazione avanzate da parte delle PMI.

SME-SPACE-1.

PHC-12: Validazione clinica di biomarcatori e/o dispositivi medico- diagnostici.

SFS-8: Produzione e trasformazione alimentare eco-innovativa ed efficiente.

BG-12: Supporto alle PMI nello sviluppo, impegno e replicazione sul mercato di soluzione innovative per la Crescista blu.

SIE-1: Stimolare la capacità di innovazione delle PMI per un sistema energetico a basse emissioni di carbonio.

IT-1: Ricerca innovativa delle PMI nei trasporti.

SC5-20: Rafforzare il potenziale delle PMI nell’eco-innovazione e per un approvvigionamento sostenibile di materie prime.

DRS-17: Protezione di infrastrutture critiche urbane e obiettivi indifesi.

BIOTEC 5: Spinta dei processi industriali delle PMI basate sulle biotecnologie verso la competitività e la sostenibilità.

INSO-9: Applicazioni mobile e-government innovative da parte delle PMI.

INSO-10-2015: SME business model innovation.

ICT-37: Open Disruptive Innovation Scheme.

 

La sfida è quella di dare supporto alle PMI innovative nel settore ICT. L’accento sarà posto sulle PMI che, proponendo concept innovativi di prodotti e servizi, applicano una nuova serie di regole, valori e modelli che in ultima analisi irrompano nei mercati esistenti.

L’obiettivo del Open Innovation Disruptive è triplice:

  • coltivare idee promettenti, innovative e dirompenti;
  • sostenere la loro prototipazione, convalida e dimostrazione in condizioni reali;
  • aiutare la più ampia distribuzione o diffusione sul mercato.

 

L’obiettivo è quello di soddisfare i bisogni finanziari delle PMI mediante una struttura composta da tre fasi che ricalcano l’intero ciclo innovativo: dalla valutazione della fattibilità tecnico-commerciale dell’idea, passando per lo sviluppo del prototipo su scala industriale e della prima applicazione sul mercato fino alla fase della commercializzazione.

NMP-25: Accelerare l’adozione delle nanotecnologie, dei materiali avanzati e delle tecnologie di fabbricazione e lavorazione avanzate da parte delle PMI.

I risultati della ricerca dovrebbero essere assorbiti dall’industria, sfruttando le potenzialità finora inespresse delle nanotecnologie dei materiali avanzati e delle tecnologie di fabbricazione e lavorazione avanzate. L’obiettivo è quello di creare valore aggiunto unendo in maniera creativa i risultati della ricerca esistenti con altri elementi necessari (brevetti) per trasferire i risultati in tutti i settori, per accelerare l’innovazione e creare profitti o altri benefici.

SME-SPACE-1.

La sfida è quella di coinvolgere le piccole e medie imprese nella ricerca e sviluppo spaziale, in particolare, quelle imprese che tradizionalmente non sono interessate e nello stesso tempo ridurre il più possibile le barriere di accesso delle PMI ad Horizon 2020. La sfida specifica delle azioni previste può coprire ogni aspetto del programma specifico per lo spazio (Horizon 2020 Programma quadro e il programma specifico). Tuttavia, si ritiene che potrebbero essere maggiormente adatte per questa chiamata le azioni previste nelle aree di applicazione dei programmi faro Galileo e Copernico (applicazione di soluzioni terrestri alle sfide nello spazio).

PHC-12: Validazione clinica di biomarcatori e/o dispositivi medico- diagnostici.

I biomarcatori sono utilizzati nella pratica clinica sia in condizioni normali che patologiche. Essi possono anche avere un potere prognostico o predittivo. Sono quindi sempre più utilizzati in medicina e molti potenziali biomarcatori vengono proposti ogni anno. Solo pochi di loro sono però convalidati per l’uso in un ambiente di ricerca clinica. Tale convalida implica la dimostrazione di un collegamento in un processo clinico pertinente, nonché un metodo analitico forte e appropriato. La validazione clinica dei biomarcatori sarà sempre più importante per lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici, un settore di ricerca in cui molte piccole imprese europee sono attive. Il miglioramento delle decisioni cliniche dovrebbe portare a risultati sanitari migliori, contribuendo nel contempo alla sostenibilità del sistema sanitario.

SFS-8: Produzione e trasformazione alimentare eco-innovativa ed efficiente.

La sfida di questo tema riguarda lo sviluppo efficiente e sostenibile di produzioni e trasformazione di alimenti, in tutto il sistema alimentare, a tutti i livelli di attività, in modo competitivo e innovativo per rimanere competitivi, limitare il degrado ambientale e ottimizzare l’uso efficiente delle risorse. Gli attuali sistemi di produzione e di trasformazione alimentare, in particolare nel settore delle PMI, devono subire, inoltre, un processo di revisione e ottimizzazione al fine di conseguire una sensibile riduzione di acqua ed energia, emissioni di gas serra e rifiuti. Allo stesso tempo si deve migliorare l’efficienza nell’utilizzo di materie prime aumentando la resilienza climatica, garantendo o migliorando la shelf life e garantendo la sicurezza e la qualità alimentare Infine si dovrebbero sviluppare nuovi processi eco-innovativi competitivi, nel quadro di una transizione verso una economia circolare sostenibile, più efficiente nelle risorse.

BG-12: Supporto alle PMI nello sviluppo, impegno e replicazione sul mercato di soluzione innovative per la Crescista blu.

Le potenzialità degli oceani, dei mari e delle coste europee è significativa per la creazione di lavoro e di crescita se gli investimenti in ricerca e innovazione effettuati sono adeguati.

Il contributo delle PMI allo sviluppo della ‘strategia di crescita Blue’ (COM (2012) 494), può essere significativo in particolare:

  • nei settori delle biotecnologie marine (applicazioni correlate, strumenti e tecnologie chiave);
  • per le tecnologie relative all’acquacoltura e servizi correlati.

 

Tuttavia, in particolare nel settore marittimo, l’accesso ai finanziamenti per le PMI è considerato come uno degli ostacoli più importanti per lo sviluppo di attività economiche innovative.

SIE-1: Stimolare la capacità di innovazione delle PMI per un sistema energetico a basse emissioni di carbonio.

Le PMI svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per decarbonizzare e rendere più efficiente il sistema energetico in modo sostenibile. Le PMI sono tenute a contribuire fortemente a tutte le sfide delineate nella base giuridica del programma Horizon 2020 “Energia pulita, sicura ed efficiente”, in particolare per quanto riguarda:

  • ridurre il consumo energetico e le emissioni di anidride carbonica attraverso un uso intelligente e sostenibile (compresi i prodotti e servizi ad alta efficienza energetica, così come nelle “Smart Cities and Communities”);
  • fornitura di energia elettrica a basso tenore di carbonio e a basso costo (compresa l’energia da fonti rinnovabili, nonché CCS – Carbon Capture and Storage e riutilizzo);
  • carburanti alternativi e fonti energetiche mobili;
  • un’unica e intelligente rete europea di elettricità;
  • nuove conoscenze e tecnologie;
  • processo decisionale e impegno pubblico.

 

IT-1: Ricerca innovativa delle PMI nei trasporti.

Il settore europeo dei trasporti deve avere la capacità di fornire i migliori prodotti e servizi, in un tempo e ad un costo efficiente, al fine di preservare la propria leadership, creare nuovi posti di lavoro, affrontare le sfide ambientali e le sfide che riguardo la mobilità. Il ruolo delle PMI per affrontare queste sfide è fondamentale in quanto attori chiave nelle catene di fornitura. Di fondamentale importanza risulta migliorare il coinvolgimento degli attori più deboli nelle attività di innovazione e inoltre facilitare l’avvio e la nascita di nuove PMI ad alta tecnologia.

SC5-20: Rafforzare il potenziale delle PMI nell’eco-innovazione e per un approvvigionamento sostenibile di materie prime.

Le PMI innovative sono state riconosciute come in grado di diventare il motore della green economy e di facilitare la transizione verso un’economia efficiente e circolare delle risorse. Esse possono svolgere un ruolo importante per aiutare l’UE ad uscire dalla crisi economica e nella creazione di posti di lavoro.

Il potenziale di commercializzazione di soluzioni innovative da parte delle PMI è tuttavia ostacolato da diverse barriere, tra cui la difficoltà di accedere a capitale di rischio, la mancanza di prototipi, studi di scale-up insufficienti, ecc. Il tema si rivolge alle PMI eco-innovative, che mostrano una forte ambizione di svilupparsi, crescere e internazionalizzarsi, nelle aree che riguardano l’azione per il clima, l’ambiente e l’efficienza delle risorse e delle materie. Tutti i tipi di idee, prodotti, processi, servizi e modelli di business, sono ammissibili, in tutti i settori e discipline, per la commercializzazione sia in un contesto business-to-business (B2B) che in un contesto business-to-customer (B2C).

DRS-17: Protezione di infrastrutture critiche urbane e obiettivi indifesi.

L’obiettivo è quello di coinvolgere le piccole e medie imprese nella ricerca e sviluppo della sicurezza e in particolare per facilitare e accelerare la transizione dei loro prodotti/servizi al mercato. Una particolare considerazione deve essere data agli “obiettivi urbani indifesi”, che sono esposti a crescenti minacce alla sicurezza e che possono essere definiti come aree urbane in cui un gran numero di cittadini siano liberamente ammessi per le attività abituali o eventi speciali o abitualmente risiedono o si riuniscono. Tra gli altri, questi includono parchi, piazze e mercati, centri commerciali, stazioni ferroviarie e degli autobus, terminal passeggeri, alberghi e villaggi turistici, culturali, centri storici, religiosi ed educativi e banche. Includono anche impianti e reti di energia, comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione, della finanza, acqua (dighe, stoccaggio, trattamento e reti), supply chain e governo (strutture, reti di informazione, siti nazionali principali e monumenti).

BIOTEC 5: Spinta dei processi industriali delle PMI basate sulle biotecnologie verso la competitività e la sostenibilità.

Un gran numero di piccole e medie imprese che caratterizzano il settore delle biotecnologie nell’UE stanno giocando un ruolo cruciale nel rendere i processi basati sulla biotecnologia competitivi e sostenibili. Queste PMI sono caratterizzate da una ricerca intensa e da tempi lunghi tra l’inizio dello sviluppo tecnologico e l’introduzione sul mercato. Esse hanno quindi bisogno di essere sostenute per superare la cosiddetta “death valley”.

INSO-9: Applicazioni mobile e-government innovative da parte delle PMI.

Grazie al maggior utilizzo della tecnologia mobile e alla crescente disponibilità di informazioni pubbliche, dati e servizi on-line, i servizi pubblici possono essere trasformati. Per dimensione, conoscenza e flessibilità, le PMI sono attori chiave per la fornitura di tali servizi innovativi. Il mercato “apps” per i dispositivi mobili è un mercato molto dinamico, a cui manca soprattutto l’applicazione specifica per il settore pubblico. Coinvolgere le PMI nel potenzialmente enorme settore pubblico dell’innovazione rappresenta una sfida per le autorità pubbliche locali e regionali. Lo scopo di questa azione è quello di fornire un sostegno alle PMI innovative, comprese le start-up, per la progettazione e realizzazione di applicazioni innovative, al fine di promuovere l’erogazione di servizi pubblici di telefonia mobile.

INSO-10-2015: SME business model innovation.

Le tecnologie e i servizi in quanto tali non hanno un valore specifico. Il loro valore è determinato dai modelli di business utilizzati per portarli sul mercato. La sfida specifica affrontata da questo argomento è quello di consentire alle PMI – nei settori tradizionali, quali le industrie manifatturiere, in settori particolarmente radicate nella storia d’Europa, oltre che in nuovi settori come le industrie creative, e l’economia sociale – di innovarsi e crescere oltre i confini tradizionali, attraverso nuovi modelli di business e di cambiamento organizzativo. Particolare importanza per i nuovi modelli di business rivestiranno i servizi orientati all’utente, i servizi connessi al patrimonio culturale, i servizi sociali e i servizi legati al turismo. Lo strumento per le PMI fornisce un sostegno semplificato e per fasi. Le tre fasi previste coprono l’intero ciclo di innovazione. La PMI può partecipare anche una singola fase che non sia obbligatoriamente la prima.

COSME – Programma per la competitività delle imprese e delle PMI

COSME (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium sized Enterprises) è il programma dell’UE per la competitività delle imprese e le piccole e medie imprese (PMI) in esecuzione per il periodo 2014-2020 con un budget previsto di € 2,3 miliardi. COSME intende sostenere le PMI in un migliore accesso ai finanziamenti, incentivarne la competitività sul mercato europeo, sui mercati internazionali e incoraggiare lo sviluppo della cultura imprenditoriale. COSME si rivolge alle imprese di tutti i settori industriali, manifatturiero e dei servizi, incluso quello turistico. Il programma intende, inoltre, stimolare la creazione di nuove imprese.

Con una dotazione complessiva di circa 2 miliardi 300 milioni di euro, il programma è sostenuto da quattro assi prioritari:

1) migliorare l’accesso ai finanziamenti delle PMI sotto forma di capitale proprio e di debito (circa il 60% dello stanziamento totale);

2) migliorare l’accesso ai mercati, in particolare all’interno dell’Unione, ma anche a livello mondiale (circa il 21,5% dello stanziamento totale);

3) migliorare le condizioni quadro per la competitività e la sostenibilità delle imprese dell’Unione, specie le PMI, incluse quelle nel settore del turismo (circa l’11% dello stanziamento totale);

4) promuovere lo spirito imprenditoriale e della cultura dell’imprenditorialità (circa il 2,5% dello stanziamento totale).

 

1) Al fine di facilitare e migliorare l’accesso ai finanziamenti delle PMI, nella loro fase di avvio, di crescita e di trasferimento, il programma COSME ha predisposto due strumenti:

  • lo Strumento di garanzia dei prestiti (LGF);
  • lo Strumento di capitale proprio per la crescita (EFG).

 

Nello specifico lo Strumento di garanzia dei prestiti (LGF) è gestito direttamente dal Fondo europeo per gli investimenti o da organismi delegati dalla Commissione e prevede: garanzie per finanziamento mediante prestiti (inclusi il prestito subordinato e il prestito partecipativo, il leasing o le garanzie bancarie) e la cartolarizzazione di portafogli di crediti concessi a PMI. Ad eccezione dei prestiti del portafoglio cartolarizzato, l’LGF copre i prestiti fino a 150 000 euro e con una scadenza minima di dodici mesi. L’LGF copre anche prestiti superiori a 150 000 euro quando le PMI, che soddisfano i criteri di ammissibilità in base al programma COSME, non soddisfano i criteri di ammissibilità della sezione per le PMI dello strumento prestiti nell’ambito del programma Horizon 2020, e con una scadenza minima di dodici mesi.

Lo Strumento di capitale proprio per la crescita (EFG) è attuato come parte di un unico strumento finanziario dell’Unione di capitale proprio a favore della crescita delle imprese e della ricerca e innovazione (R&I) dalla fase di avvio, incluso seed capital, alla fase di crescita. L’unico strumento finanziario dell’Unione di capitale proprio gode del sostegno finanziario del programma Horizon 2020 e del programma COSME.

Lo Strumento di capitale proprio per la crescita (EFG) si concentra su fondi che forniscono: capitale di rischio e finanziamenti mezzanini, come i prestiti subordinati e i prestiti partecipativi, a imprese in fase di crescita ed espansione, in particolare quelle operanti a livello transfrontaliero, con la possibilità di investire in fondi di avviamento insieme allo strumento di capitale proprio per la R&I nel quadro del programma Horizon 2020 e di mettere a disposizione strumenti di coinvestimento per gli investitori informali (business angel). In caso di investimenti in fase iniziale, l’investimento dell’EFG non supererà il 20% del totale dell’investimento dell’Unione, tranne per i finanziamenti frazionati e i fondi di fondi, dove il finanziamento dell’EFG e lo strumento di capitale proprio per la R&I nel quadro del programma Horizon 2020 sono messi a disposizione su base proporzionale, secondo la politica d’investimento del fondo. La Commissione può decidere di modificare la soglia del 20% alla luce dell’evoluzione delle condizioni di mercato.

2) Allo scopo di facilitare l’accesso ai mercati alle PMI dell’Unione, COSME fornisce servizi integrati di supporto per esplorare le opportunità offerte dal mercato interno quali disponibilità di informazioni (anche attraverso servizi digitali) e mediante azioni di sensibilizzazione, tra l’altro, in materia di programmi, diritto e norme dell’Unione. Misure specifiche sono volte a facilitare l’accesso delle PMI ai mercati al di fuori dell’Unione. Tra queste:

  • la fornitura di informazioni sugli ostacoli all’accesso al mercato e sulle opportunità commerciali esistenti, sugli appalti pubblici e le procedure doganali;
  • il miglioramento dei servizi di sostegno in termini di norme e diritti di proprietà intellettuale vigenti in paesi terzi prioritari.

L’internazionalizzazione delle PMI è promossa attraverso interventi per l’espansione del business nel mercato unico e nei mercati stranieri. Con tale obiettivo la Commissione europea sostiene la rete Enterprise Europe Network (EEN), che ormai collega più di 600 organizzazioni partner provenienti da 54 paesi. Essa offre: servizi di informazione e consulenza sulle iniziative e il diritto dell’Unione; sostegno al rafforzamento delle capacità di gestione allo scopo di migliorare la competitività delle PMI; misure per favorire l’accesso delle PMI alle competenze riguardanti l’efficienza energetica, il clima e l’ambiente; la promozione di programmi di finanziamento e strumenti finanziari dell’Unione; agevolazione di partenariati transfrontalieri in materia commerciale, di ricerca e sviluppo, trasferimento di tecnologia; funzione di canale di comunicazione tra le PMI e la Commissione.

3) Le azioni specifiche per la competitività e la sostenibilità delle imprese mirano a ridurre gli oneri amministrativi e normativi eccessivi che gravano sulle PMI, si volgono a migliorare lo sviluppo delle politiche a favore delle PMI, attraverso per esempio la semplificazione della preparazione di nuove legislazioni (a livello nazionale ed europeo) e l’identificazione e lo scambio delle migliori pratiche tra le amministrazioni nazionali, e sostenere l’azione intrapresa negli Stati membri al fine di accelerare l’emergenza di industrie competitive con un potenziale di mercato.

Fra tali misure si possono annoverare:

  • la valutazione periodica dell’impatto del pertinente diritto dell’Unione sulle PMI;
  • il sostegno a gruppi di esperti indipendenti;
  • lo scambio di informazioni e buone prassi, anche in ordine all’applicazione sistematica di test alle PMI a livello dell’Unione e degli Stati membri.

4) Tra le azioni finalizzate a promuovere l’imprenditorialità figurano: programmi di mobilità per i nuovi imprenditori destinati a migliorarne la capacità di sviluppare know-how, competenze e atteggiamenti imprenditoriali; misure prese dagli Stati membri per creare e facilitare l’istruzione, la formazione, le competenze e gli atteggiamenti imprenditoriali, in particolare tra i nuovi e i potenziali imprenditori; sostegno e programmi su misura dedicati agli imprenditori potenziali, nuovi e giovani e all’imprenditoria femminile, nonché a gruppi di destinatari specifici; misure volte a migliorare e facilitare l’ambiente fiscale e legale per agevolare la crescita e lo sviluppo degli imprenditori.

l programma COSME è aperto alla partecipazione dei seguenti paesi:

  • paesi dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono membri dello Spazio economico europeo (SEE), conformemente alle disposizioni dell’accordo SEE, e altri paesi europei qualora accordi e procedure lo consentano;
  • paesi aderenti, paesi candidati e potenziali candidati, conformemente ai principi e alle condizioni generali per la partecipazione di questi paesi ai programmi dell’Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro e nelle decisioni del Consiglio di associazione o in accordi simili;
  • paesi nei cui confronti si applicano le politiche europee di vicinato, qualora gli accordi e le procedure lo consentano e conformemente ai principi e alle condizioni generali per la partecipazione di questi paesi ai programmi dell’Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro, protocolli agli accordi di associazione e decisioni del Consiglio di associazione.

La dotazione finanziaria per l’attuazione del programma è fissata a 2.298.243.000 euro.

Sito di riferimento: http://ec.europa.eu/growth/index_en.htm (Sito web del mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI).

 

Erasmus per Giovani Imprenditori

Molti imprenditori, nel momento in cui costituiscono un’impresa, non possiedono un’appropriata esperienza nella gestione aziendale e mancano di competenze cruciali per la buona riuscita del loro progetto imprenditoriale. Tali lacune, unite al fatto che il più delle volte l’impresa che nasce opera solo a livello nazionale, ne limitano notevolmente la crescita. Erasmus per Giovani Imprenditori è una linea di finanziamento pilota della Commissione Europea per la mobilità dei giovani imprenditori, lanciato in via sperimentale nel 2009. Il programma, di scambio transfrontaliero, offre ai nuovi imprenditori (o aspiranti tali) l’opportunità di acquisire esperienza e competenze da imprenditori già affermati che gestiscono piccole o medie imprese in un altro paese partecipante al programma. Lo scambio di esperienze avviene nell’ambito di un periodo di lavoro (fino a sei mesi) presso la sede dell’imprenditore esperto, il quale aiuta il nuovo imprenditore ad acquisire le competenze necessarie a gestire una piccola impresa. L’imprenditore ospitante ha l’opportunità di considerare la propria attività sotto nuovi punti di vista, collaborare con partner stranieri e informarsi circa nuovi mercati. Il soggiorno è cofinanziato dall’Unione europea.

L’obiettivo del sostegno finanziario ai nuovi imprenditori è di contribuire alle spese di viaggio per e dal paese del soggiorno e alle spese di sussistenza (in particolare per l’alloggio) durante la visita.

Questo nuovo programma di scambio dell’Unione europea:

  • offre ai nuovi imprenditori la possibilità di imparare cose nuove da un imprenditore già affermato che gestisce una piccola e media impresa (PMI) in un altro paese dell’UE;
  • favorisce lo scambio di esperienze tra imprenditori nuovi e imprenditori affermati;
  • facilita l’accesso a nuovi mercati e la ricerca di potenziali partner commerciali;
  • rafforza i network di imprenditori e PMI;
  • permette a imprenditori affermati di sviluppare nuove relazioni commerciali e scoprire opportunità di mercato in un altro paese UE.

Possono, quindi, partecipare:

  • nuovi imprenditori (New Entrepreneurs) seriamente intenzionati a costituire una propria impresa o che abbiano avviato una propria attività negli ultimi tre anni;
  • imprenditori ospitanti (Host Entrepreneurs) che siano titolari o responsabili della gestione di una piccola o media impresa (PMI) in un altro paese partecipante.

 

I neo-imprenditori e gli imprenditori esperti che desiderano partecipare al programma possono fare domanda usando lo strumento di iscrizione on-line messo a disposizione sul sito del programma stesso.

I nuovi imprenditori dovranno indicare un dettagliato piano di lavoro/business plan, dal quale si evinca l’attitudine imprenditoriale.

I candidati dovranno indicare, inoltre, un centro di contatto locale, scelto, di regola, tra quelli attivi nel loro paese di residenza. Il centro di contatto locale fungerà da guida e interlocutore di riferimento per tutto il processo. I candidati che risiedono in uno Stato in cui non sono ancora disponibili centri di contatto locali possono indicare nella domanda un centro situato in un paese europeo di loro scelta. Una volta verificata da parte dell’Organismo Intermedio la completezza della candidatura e la coerenza con i requisiti e le caratteristiche del programma Erasmus, la candidatura stessa confluisce in un data base europeo accessibile on line per le procedure di scambio. Per iscriversi e ricevere maggiori informazioni: http://www.erasmusentrepreneurs.eu/

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